Investire nei derivati

472-strumenti-derivati.jpg&h=220&w=240&zc=1&q=90Gli strumenti derivati possono essere considerati delle soluzioni di investimento molto innovative dal momento che hanno iniziato a svilupparsi da una ventina di anni.

Oggi moltissime istituzioni finanziarie, quelle ad esempio che gestiscono fondi o quelle che operano nei mercati fuori borsa, fanno ricorso a tali strumenti per poter offrire soluzioni di investimento innovative e alle volte molto sicure.
Ormai il mercato dei derivati è così ampio che risulta difficile per un piccolo risparmiatore fare riferimento solo alle proprie conoscenze dal momento che il mercato in questione è molto dinamico e in continua evoluzione. E’ necessario, innanzitutto, avere bene in mente la tipologia di derivato che si ha intenzione di acquisire per poterne capire subito le potenzialità di reddito e le eventuali soglie di rischio connesse.

I contratti derivati più comuni sono:

Contratti Forward, sono contratti che vengono fatti tra due controparti private poichè gli strumenti forward non vengono negoziati in borsa. Tali accordi prevedono l’acquisto o la vendita di una determinata attività entro una data futura prestabilita e ad un certo prezzo. Chi si impegna a comprare l’attività trattata nel contratto si dice che assume una posizione lunga, chi , invece, si impegna a vendere si dice che assume una posizione corta. Il maggior numero di contratti forward viene fatto con l’attività sottostante monetaria.

Contratti Futures sono, come tipologia, molto simili ai forward, la differenza sostanziale risiede nel fatto che i futures sono contrattati solo in borsa e per tale motivo investire in essi significa rispettare determinati standard che vengono richiesti dalla borsa sui contratti. I contratti futures vengono regolati ogni giorno e quindi ogni giorno è possibile informarsi sul prezzo futures dell’attività sottostante a un ipotetico contratto.

Contratti di Opzione, sono contratti che danno un diritto al portatore e non un obbligo di vendere o comprare come sono le tipologie descritte precedentemente. Le opzioni possono essere: call se al soggetto danno il diritto di comprare l’attività sottostante entro una certa data e a un dato prezzo; put se al soggetto danno il diritto di vendere l’attività sottostante entro una certa data e a un dato prezzo.

Le opzioni si diversificano per l’attività sottostante che trattano; in borsa si possono trovare: opzioni su azioni ossia quelle che danno il diritto di comprare o vendere 100 azioni al prezzo definito nel contratto; opzioni su valute il cui volume di scambio dipende proprio dalla valuta sottostante al contratto; opzioni su indici quali ad esempio il NASDAQ 100, lo S&P 500; opzioni su futures in cui si deve tenere in considerazione anche il prezzo futures dell’attività sottostante.

L’andamento delle opzioni può essere seguito attraverso le quotazioni che vengono pubblicate il giorno seguente all’avvenuta contrattazione.
Come di può dedurre tali strumenti non sono così facilmente possibili da tenere sotto controllo, per tale motivo in tali contrattazioni è sempre bene far riferimento a una società di gestione degli investimenti o a dei traders qualificati.

Investire nei derivatiultima modifica: 2011-12-21T09:52:00+01:00da nick373
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